MilanoNera incontra Kim Edwards
Articolo di Cristina Marra
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27 visualizzazioni - pubblicato il : 7-10-2011
Un segreto è custodito per quasi un secolo, per il lasso di tempo che copre il passaggio della cometa di Halley, un segreto la cui rivelazione potrebbe cambiare i destini di una famiglia. Questo il plot dell’ultimo romanzo di Kim Edwards “Un giorno mi troverai” (Garzanti, pag.432, euro 18,60), vincitore del Next List Great Reads, il premio dei librai indipendenti americani. Ospite al Festivaletteratura di Mantova, Kim Edwards, autrice del longseller “Figlia del silenzio” diventato caso editoriale in tutto il mondo, ha scritto una storia che punta dritto al cuore, la cui protagonista è una giovane donna che vive in simbiosi con l’acqua e che vuole svelare un mistero che riguarda un’antenata sconosciuta. Lucy Jarrett, idrologa cresciuta in un paese che prende il nome dal suo lago, il lago dei Sogni, da dove fuggì dopo la morte prematura del padre, compie un’indagine personale per scoprire l’identità di una sua presunta antenata e rintracciare la figlia ormai anziana.
Tra il Giappone e la regione dei Finger Lakes, il plot ruota intorno alla scoperta di epistole tra una donna misteriosa e la figlioletta abbandonata. Le lettere e un lenzuolino “bianco argentato e delicato, non trasparente ma finissimo, con lungo il bordo una serie di cerchi in tessuto leggermente più spesso” raffiguranti lune sovrapposte e riccioli di fiori e viticci vengono ritrovati nella casa dei genitori di Lucy. Chi era quella donna?E perchè ha lasciato la sua bambina ancora in fasce?
Lucy vuole scoprire la verità e andare fino in fondo, per fare ciò comincia ad indagare. Dal Gippone alla regione dei Fingers Lakes, Kim Edwards racconta con uno stile ricco di metafore, la storia di una famiglia, di una morte misteriosa e di un segreto.
Il segreto sulla vita di Rose Jarrett pian piano comincia a venire alla luce, a diventare chiaro così come le acque lago scure nel suo fondale e limpide in superficie.
Kim il lago diventa metafora del mistero di Rose?
Sì, mi piace questa metafora legata al lago, alle sue acque trasparenti o torbide. Il libro è pieno di metafora mi è piaciuto usarle e mi piace che i lettori ne trovino altre che magari io non mi sono resa conto di aver usato. Lucy intraprende la sua ricerca e nel suo percorso agita molto le acque e anche le sue stesse emozioni. Poi le acque si calmano e si chiarisce tutto.
Acqua ma anche vetro. Perchè la scelta di inserire la lavorazione del vetro nella trama del romanzo?
Entrambi cambiano il loro stato. Mi è piaciuto inserire il vetro, la sua lavorazione nel laboratorio di Keegan Fall perchè ho fatto delle ricerche ed ho anche provato a soffiarlo. L’esperienza mi è piaciuta molto ed ho voluto inserirla per trasmettere le mie emozioni al lettore.
Kim, la storia del tuo romanzo è legata al passaggio della Cometa di Halley, mi spieghi perchè?
“Nel 1986 ci fu l’apparizione della Cometa di Halley, ero studentessa e organizzai un viaggio per vederla meglio ma in Iowa fu scarsamente visibile. Tornando a casa pensai che il tema della Cometa potesse legare una storia tra generazioni diverse. Scrissi qualche appunto e lo misi da parte, poi lo ripresi e cominciai a scrivere “Un giorno mi troverai”.
Lucy compie una ricerca, è una sorta di detective dilettante?
Sì, in un certo senso la mia protagonista lo è. Nella sua ricerca della verità su Rose e la figlia compie una vera e propria indagine. Deve capire il passato della sua famiglia e anche chiarire la scomparsa del padre. La sua è anche una ricerca su se stessa e il lettore scopre insieme a Lucy i vari passaggi fino alla scoperta e alla ricostruzione della vicenda che riguarderà anche le sue scelte personali”
Lucy, la madre, Rose, tutti i personaggi femminili sono molto forti ma lo sono anche quelli maschili. Qual è il tuo preferito?
“Mi sento molto legata a tutti i miei personaggi, se tra le donne preferisco Lucy e Rose, tra i personaggi maschili scelgo Yoshi, il fidanzato di Lucy perchè è un uomo calmo, stabile che riesce a trasmettere la sua stabilità e il suo equilibrio a Lucy. É un bel personaggio perchè è solido, è come una roccia”.
Categorie: interviste
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