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Claudio Paglieri MilanoNera web press: Latest post Print this post Print this post
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Il libro (di un altro) che avresti voluto scrivere e il libro (tuo) che NON avresti voluto scrivere.
"Madre notte" di Kurt Vonnegut, il mio idolo assoluto. E "Magica Samp", un volumetto umoristico scritto con degli amici quando ero davvero giovane e che per fortuna non si trova più.

Sei uno scrittore di genere o scrittore tout court, perché?
Mi piacerebbe essere uno scrittore e basta. Come un cuoco dovrebbe saper cucinare primi, secondi e dessert, così uno scrittore dovrebbe saper scrivere commedie, tragedie, sonetti e quant'altro. Per questo motivo, e per non annoiarmi, cambio genere spesso.

Un sempreverde (libro) da tenere sul comodino, una canzone da ascoltare sempre, un film da riguardare
Sul comodino "Delitto e castigo"; "Mi fido di te" di Jovanotti mi dà il ritmo giusto per correre; "Il grande freddo" l'ho visto un milione di volte.

Si può vivere di sola scrittura oggi?
Credo che in Italia siano pochi a farcela. Ma per fortuna i libri sono ormai usciti dalla nicchia, diventando un prodotto di larghissimo consumo, e gli scrittori di professione aumenteranno.

Favorevole o contrario alle scuole di scrittura creativa? Perchè?
Moderatamente favorevole. Credo che, se chi tiene i corsi è bravo, possa dare una mano a chi ha già delle doti naturali.

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