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Arto Paasilinna MilanoNera web press: Latest post Print this post Print this post
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E' appena uscita in Italia la traduzione di Il migliore amico dell'orso pubblicato da Iperborea. Durante il tour svizzero di presentazione del libro, Arto Paasilinna, che parla solo finlandese, con l'aiuto di Jorma Kaimio il suo editore (Wsoy) ha concesso questa intervista a MilanoNera.

Il migliore amico dell'orso era stato scritto nel 1995. E' stato tradotto in italiano 13 anni dopo. E' ancora attuale o è stato aggiornato per la versione italiana?
Non è stato cambiato nulla. Anche gli altri miei libri che sono stati tradotti dopo diversi anni non sono stati aggiornati perché la società finlandese in questi anni non è cambiata molto. Nei miei libri è molto stretto il rapporto con la natura e con gli animali, infatti tre animali sono protagonisti di quelli finora tradotti in italiano: la lepre, la volpe e l'orso.

Nei suoi libri vengono descritti comportamenti personali molto diversi da quelli tipici dei latini, ad esempio un pastore protestante si nasconde nella tana dell'orso con una giovane biologa per alcuni giorni, questi comportamenti sono tipici dei finlandesi?
I rapporti di amicizia e le relazioni sessuali in Finlandia sono molto liberi. E' una caratteristica dei nordici, gli uomini tengono molto a questa libertà che a volte si spinge più in là del dovuto. Spesso è difficile farlo capire alle proprie donne, ma generalmente lo accettano.

Con che percorso è diventato scrittore?
Ho iniziato molto giovane a lavorare come giornalista in Lapponia per un quotidiano locale di sinistra, dove ben presto sono diventato capo redattore. In seguito mi sono trasferito a Helsinki dove ho lavorato in altri quotidiani. Verso i 30 anni ho iniziato a scrivere L'anno della lepre.

Ha frequentato una scuola di scrittura?
No, non ho frequentato nessuna scuola di scrittura.

Ce ne sono in Finlandia? Cosa pensa di queste scuole?
In Finlandia ce ne sono poche, solo di livello amatoriale, qui nessuno crede che un vero scrittore esca da queste scuole.

Vive di scrittura o ha anche un altro lavoro?
Da alcuni anni vivo della mia scrittura. Ho scritto 34 romanzi, solo 7 dei quali finora sono stati tradotti in italiano.
Ho scritto anche una quindicina di saggi. I miei libri sono stati tradotti in 45 lingue diverse e vengono letti in tutti i continenti della terra. Ogni anno scrivo un paio di libri.

In quali paesi i suoi libri sono più popolari?
Oltre che in Finlandia, in Svezia, Francia e Italia. Recentemente stanno avendo successo anche in Germania. Negli Stati Uniti non sono stati ancora tradotti, è un mercato molto difficile per gli stranieri.

Dai tre dei suoi libri sono stati tratti dei film (L'anno della lepre, piccoli suicidi tra amici, il bosco delle volpi). Ha mai pensato di scrivere una sceneggiatura per i fratelli Kaurismäki?
Alcuni registi mi hanno chiesto di scrivere le sceneggiature dei miei libri, mai Aki e Mika Kaurismäki. Ho sempre rifiutato, lascio scrivere ad altri le sceneggiature. In Corea stanno realizzando un musical da un mio romanzo.

La follia sembra dominare nei suoi racconti, come nei film dei Kaurismäki. E' una caratteristica del popolo finlandese?
E' una cosa che non si può spiegare, noi finlandesi siamo lucidissimi, le donne in particolare. La follia dipende da come si usa l'intelligenza.

Che tipo di lettore è Arto Paasilinna? Legge anche libri di autori italiani?
Leggo molto, anche 5 libri alla settimana. Leggo sia narrativa che saggi. I saggi per trovare materiale per i miei libri. Tra gli italiani leggo i libri di Umberto Eco e di Susanna Tamaro.

Quali sono gli scrittori italiani noti in Finlandia?
Tra i contemporanei soprattutto Umberto Eco. Vengono tradotti anche Susanna Tamaro, Antonio Tabucchi e Andrea Camilleri.

Progetti per il futuro?
Sto scrivendo un libro che tratta di tutti i veicoli usati dai finlandesi, dalle slitte con i cavalli alle piccole imbarcazioni. E continuare a scrivere almeno due libri all'anno...

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