Non puoi tornare a casa
North Carolina, profondo sud rurale americano, una distesa di campi di tabacco cresciuti col sudore sotto un sole cocente. In una piccola cittadina come tante, accanto all’emporio e alle altre poche costruzioni, c’è una chiesa con i vetri oscurati, in modo che sia impossibile guardare all’interno. Non è una chiesa come le altre, il pastore di questa strana congregazione è un ex galeotto, deturpato nel corpo e nell’anima. Proclama che guiderà i suoi seguaci sulla via della redenzione e della salvezza, maneggia pericolosi serpenti e millanta miracolose guarigioni avvenute durante le sue funzioni. Solo che oltre quei vetri oscurati la gente muore. E così muore anche un ragazzino di undici anni, muto dalla nascita, che ha come unica colpa quella di aver visto qualcosa che non doveva. Un ragazzino che ha guardato e ha visto la realtà per quello che effettivamente era, senza gli orpelli, le fandonie e la creduloneria che pare ammantare invece il resto della cittadina. Un racconto narrato a tre voci, da una parte il fratellino della vittima, che è colui che sin dall’inizio, grazie a quegli occhi ancora sinceri che guardano il mondo, riesce ad avere chiara la situazione, ma per obbedienza e per paura tace, dall’altra lo sceriffo della contea chiamato a indagare e infine la vecchia levatrice , l’unica che ha sempre sospettato, forse saputo, ma ha anche sempre taciuto, lasciando così che le cose arrivassero al tragico epilogo. Non è un romanzo nel quale ci sia qualcosa da scoprire, tutto gioca intorno ai personaggi e alla descrizione del fanatismo religioso che rende lecito qualsiasi sopruso arrivando a uccidere e a stravolgere la vita di un’intera comunità. Ecco, forse sarebbe stato interessante soffermarsi un poco di più a analizzare il personaggio del predicatore e le cause che permettono a millantatori e falsi profeti di attirare così tanti seguaci in culti che solo apparentemente si rifanno alla Bibbia e ben sappiamo che negli Stati Uniti è un fenomeno non raro che spesso ha portato a avvenimenti tragici. Questo aspetto invece è assolutamente assente nel libro, dove invece pare che nessuno, nemmeno dopo il primo cadavere, abbia nulla da obiettare su quelle strane funzioni. In altre parole, è incomprensibile come tutto possa succedere sotto gli occhi di un intero paese. Quello che invece è ben descritto è il cambiamento nella vita del piccolo che vede la sua famiglia devastata dal dolore e dalla tragedia e che è costretto a diventare adulto di colpo nella consapevolezza che “non potrà più tornare a casa”.
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