Noi che abbiamo l’animo libero
Metti insieme un genetista e un filosofo, uniti per dare uno scossone alle coscienze in crisi. Metti che per farlo attingano a stereotipi dell’immaginario collettivo, come Amleto o Cleopatra e che nella contrapposizione di un principe fragile e ribelle e di una regina accorta e sensuale, aiutino nella complessa interpretazione dei timori, delle speranze e delle passioni, permettendo di affrontare con maggiore consapevolezza i grandi dilemmi della religione, della politica e della scienza. Il principe di Danimarca e la regina d’Egitto diventano dunque le chiavi di volta per capire cosa spinga l’uomo a compiere le sue azioni.L’ambizione, la sensazione di incompiutezza della vita terrena, il sentirsi prigionieri di un mondo finito e circoscritto.Ricostruendo trame e dialoghi delle due grandi opere di Shakespeare (Amleto e Antonio e Cleopatra), Boncinelli e Giorello discutono dei dubbi e degli eterni dilemmi della condizione umana.Ed è proprio liberandosi della loro vita terrena che Amleto e Cleopatra raggiungono uno stato di libertà che non avevano mai conosciuto prima.
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