Nel cerchio
Una telefonata del suo grande e mai dimenticato amore giovanile riporta Servaz, comandante della polizia di Tolosa indietro nel tempo. Il brutale omicidio di un’insegnante sconvolge la tranquilla cittadina di Marsac e il principale indiziato è Hugo, il figlio di Marianne, l’amore mai dimenticato, che l’aveva tradito con il suo migliore amico, ora insegnante e collega della vittima. Servaz torna così nel luogo dove ha lasciato una parte importante e dolorosa del suo passato e dove anche sua figlia sta studiando. Ma questa non è l’unica ferita aperta per Servaz. La figura di un pericoloso serial killer evaso dal manicomio criminale incombe su tutta la storia sulle note di una sinfonia di Mahler. Indizi e lettere anonime fanno pensare che dietro a tutto ci possa essere lui, tornato a sfidare Servaz. Un’indagine che metterà a dura prova non solo le sue doti di investigatore ma anche e soprattutto i suoi sentimenti Molti personaggi, una trama complessa ma ben congegnata della quale l’autore non perde mai le fila, riannodando tutte le storie, e nonostante l’indagine sembri procedere lentamente ,con qualche indugio in descrizioni e racconti a mio parere non necessari soprattutto nella prima parte, piano piano le tessere del mosaico vanno al loro posto, rivelando avvenimenti, depistaggi e colpi di scena che rendono la lettura decisamente piacevole per gli appassionati del genere.
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