L’enigma di Leonardo
Leonardo da Vinci, il Genio per antonomasia, dopo aver ispirato la fantasia di tanti autori, fa di nuovo capolino dal Rinascimento. Questa volta è attorno a un suo presunto ritratto, anzi un autoritratto, che si rivela la storia raccontata nel bel libro L’enigma di Leonardo di Claudio Paglieri.
Nel romanzo ritroviamo il commissario Marco Luciani, già protagonista di altre pubblicazioni dell’autore, impegnato a destreggiarsi nei panni improvvisati di padre, dopo che qualcuno ha lasciato davanti alla sua porta Alessandro, un frugoletto capace in breve tempo di mettergli sottosopra la vita.
La storia, dall’intreccio avvincente, si svolge tra i vicoli e le piazze di una Genova oscura, teatro perfetto in cui si dipana il filo delle vite dei protagonisti. Sono quelle di un anziano conte e della sua badante le prime morti su cui la polizia si trova a indagare, ed è Fiammetta, una vecchia compagna di scuola del commissario, che instilla in Luciani il dubbio che quei decessi non siano accidentali. Il movente di quelle morti potrebbe essere un antico disegno di proprietà del conte, che Fiammetta ritiene sia uscito dalla mano del genio toscano. Un ritratto affascinante, misterioso, che ipnotizza chi lo osserva troppo da vicino.
Paglieri è abile nell’intrecciare le storie dei protagonisti, e lo fa servendosi di una scrittura accattivante, che lascia intatto il desiderio di proseguire la lettura pagina dopo pagina, pur con qualche piccolo incaglio. Il commissario Luciani è un personaggio che ispira immediata simpatia. Un solitario dal cuore tenero. Un uomo alle prese con i problemi di una vita complicata, che ha però il fiuto e la tenacia necessari per affrontarne le difficoltà. E per risolverne i misteri.
Giornalista e scrittore, Claudio Paglieri è nato a Genova il 26 settembre 1965. Ha cominciato ad appassionarsi al giornalismo a 16 anni e oggi lavora al Secolo XIX. Con Piemme ha già pubblicato Domenica nera (Premio Bancarella Sport), Il vicolo delle cause perse e La cacciatrice di teste.
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