La vespa nell’ambra.
Un giallo ambientato nell’antica Roma, all’epoca del grande Giulio Cesare, divenuto da poco tiranno della città. Pompeo è stato sconfitto e ucciso. Cesare cerca di ristabilire la sua autorità in Egitto, mentre Roma è ancora scossa dalla scia sanguinaria generata dalla guerra civile. Il partito di Pompeo agisce ancora, nell’ombra, tentando di organizzare una resistenza al nuovo tiranno.
È proprio a causa di questo clima nervoso che la morte di Gaio Terenzio acquista un’importanza fondamentale per il tiranno della città e per il suo delegato: il magister equitum Marco Antonio. Le accuse ricadono su Marco Valerio, che si proclama innocente e chiede aiuto alla sua amante, la cortigiana Citeride. Valerio sostiene che c’è una testimone della sua innocenza: una strana figura che abbandona, sulla scena del crimine, un bracciale decorato da una goccia di ambra, all’interno della quale è incastonata una vespa.
Citeride chiede l’aiuto dei suoi amici fidati Silio e Priscilla. Essi indagheranno sulla morte di Terenzio e sulla presunta lettera di cui Valerio risulta in possesso. Recuperare la lettera è di fondamentale importanza per il dittatore e per il magister equitum: essa, infatti, rappresenta la testimonianza scritta della partecipazione di Cesare alla congiura di Catilina. Risulta quanto mai necessario recuperare la lettera, per evitare di scatenare una nuova guerra civile: i Pompeiani sono sempre più organizzati e pericolosi.
Silio, ex gladiatore di grandissima fama, soprannominato Tigris per la sua forza, indagherà con perizia sulla morte di Terenzio. Al suo fianco, l’insostituibile Priscilla, che riveste il ruolo di medica: il voto di castità che ha pronunciato le impedisce di dichiarare il suo amore per Silio, che per rispetto non osa sfiorarla neanche con lo sguardo. Ma tra i due c’è una tensione difficile da reprimere…
Si scatena una caccia all’uomo che coinvolge tutta la città: sulle tracce dell’assassino e della misteriosa lettera non ci sono solo Silio e Priscilla, ma anche il Tribuno Fabio e i pericolosissimi Pompeiani. Chi riuscirà a scoprire l’assassino?
La vespa nell’ambra è un romanzo carico di tensione, che tratteggia con solerzia l’atmosfera combattiva e delicata di una Roma che non riesce a trovare una stabilità. Un romanzo ricco di colpi di scena, che non smette di stupire il lettore con nuovi e appassionanti indizi.
La vespa nell’ambra è un ritratto delle tensioni politiche, che non manca di descrivere la vita ordinaria dell’antica Roma con perizia e precisione. La ricostruzione storica risulta adeguata, ben inserita nel tessuto intricato della trama. L’autrice de La vespa nell’ambra ha saputo creare una storia avvincente, che ci catapulta in un’epoca lontana, usando un linguaggio chiaro e senza sbavature che riesce a farci sentire parte della storia. Un romanzo appassionante, adatto a tutti, scorrevole e leggero. Da leggere subito.
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