LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI
Alice è una bambina timida, introversa che viene obbligata dal padre a fare sci, anche se non le piace. Un giorno, a causa di problemi allo stomaco, decide di staccarsi dal gruppo e tornare a casa, ma a causa della forte nebbia finisce fuori pista. L’incidente la segna a vita e anche se cerca di dimenticarlo, la cicatrice e la zoppia continuano a ricordarglielo. Dopo l’incidente Alice diventa ancora più introversa e si sente come se il mondo la tenesse fuori da tutto, si sente sbagliata, al posto sbagliato, nel momento sbagliato. Sensazioni che la portano a soffrire di anoressia e che la seguiranno a vita. Mattia è un piccolo genio. Divide il banco con la sua sorella gemella perché nessuno le vuole stare vicino a causa dei suoi problemi mentali: Michela infatti è ritardata. A causa sua Mattia viene allontanato da tutti. Un giorno, inaspettatamente, vengono invitati alla festa di compleanno di un loro compagno. Mattia si vergogna talmente della sorella che decide di abbandonarla al parco per tutta la durata della festa solo che al suo ritorno Michela è sparita. Da quel momento Mattia chiude fuori tutto il mondo, si concentra esclusivamente sullo studio e inizia ad avere attacchi autolesionistici che dureranno tutta la vita. Solo quando al liceo Alice e Mattia si incontrano le loro vite cambiano un po’, ma non abbastanza per avvicinarli del tutto, come i numeri primi gemelli, numeri solitari molto vicini tra loro, ma sempre separati da un numero pari. La solitudine dei numeri primi è il romanzo di esordio di Paolo Giordano, scritto a soli 26 anni. Nonostante la giovane età, l’autore dimostra una maestria eccezionale nel saper trattare un argomento talmente importante e delicato come la problematica dei rapporti interpersonali in un romanzo avvincente che sa rapire il lettore coinvolgendolo e facendogli affrontare situazioni molto forti. La sua bravura si denota dalla scelta di uno stile e di un lessico molto semplice alla portata di tutti, con descrizioni approfondite dei pensieri e degli stati d’animo dei protagonisti che, oltre a renderli più reali, permettono al lettore di immedesimarsi fino a scoprire che molte delle paure affrontate e provate dai protagonisti sono le stesse che si possono riscontrare in ognuno di noi. La solitudine dei numeri primi è un romanzo che risulta sempre attuale anche se ambientato alla fine degli anni ’90 e i primi anni del 2000, che consente al lettore di fare un viaggio introspettivo sia dentro di sé che all’interno della società che ci circonda, mettendolo davanti a reazioni spesso esagerate ma che purtroppo esistono realmente.
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