IL TRONO DI SPADE/IL GRANDE INVERNO
Siamo nel Continente Occidentale, Westeros, chiamato Sette Regni perché un tempo era diviso in sette regni governati dalle sette famiglie più importanti, ora riuniti sotto al governo di Re Robert Baratheon. Alla morte del Primo Cavaliere, Jon Arryn, Re Robert nomina Eddard Stark, Lord di Grande Inverno, come nuovo Primo Cavaliere. Durante la sua nomina, Eddard Stark indagherà sulla morte di Arryn scoprendo verità nascoste sulla Regina Cercei Lannister e i suoi figli. Verità che causeranno la sua morte e quella di Re Robert, dando così il via a una grande guerra per la conquista del Trono di Spade e il dominio dei Sette Regni. Nel Continente Orientale, Essos, Daenerys Targaryen, rimasta vedova di Khal Drogo, si incammina come Khaleese del suo esercito per tornare in Occidente e riprendere il posto occupato dalla sua famiglia prima che Re Robert Baratheon, l’usurpatore, li sterminasse obbligando sua madre, incinta di lei, a scappare per salvarla. Il trono di spade è il primo volume della saga”Le cronache del ghiaccio e del fuoco” che, nata per essere una trilogia, si ritrova al settimo volume (5 già pubblicati, in Italia divisi in 12 volumi e poi riuniti nuovamente, e 2 ancora da scrivere). A differenza di molte saghe fantasy, come ad esempio” Il signore degli anelli” di Tolkien, Martin riesce a creare un mondo vastissimo con tantissime descrizioni, sia relative ai luoghi che ai personaggi, senza però appesantire la lettura. Un altro metodo di Martin per tenere il lettore attento (che nel romanzo spiega con la frase detta da Cercei: “Nei giochi del trono o vinci o muori”) è quello di non dare per scontata la vita dei personaggi, infatti anche se importanti possono morire da un momento all’altro. Lo stile narrativo è avvincente e per essere coerente con l’ambientazione temporale scelta, il Medioevo, i suoi personaggi sono tutti giovanissimi, cosa che purtroppo non è stata mantenuta nella trasposizione televisiva dove le età sono state cambiate, e dove molti personaggi non rispettano le descrizioni del libro e gli avvenimenti non mantengono la stessa linea temporale usata da Martin nei romanzi. Le vicende narrate, pur se in terza persona, rispecchiano i punti di vista dei personaggi, dividendoli per capitoli intervallati tra loro, portando così il lettore a rimanere sempre col fiato sospeso. Un romanzo magico, creato magistralmente da Martin che sa creare attesa nel lettore che rimane curioso di conoscere gli eventi portandolo a non abbandonare la saga.
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