Delfini

Kimiko è una scrittrice di romanzi d’amore. Durante la convalescenza, in seguito a una grave polmonite, prende le distanze da Goro, l’uomo che frequenta, ma che a sua volta frequenta da ormai dieci anni una sua parente di dieci anni più vecchia, Yukiko. Tra Goro e Yukiko esiste una storia molto profonda ma anche aperta, infatti lei vive con un altro uomo più grande di lei e lui frequenta chi vuole. Una volta guarita, Kimiko si rivede con Goro. I sentimenti ritornano a sopraffarla tanto che quella notte fanno l’amore. Il giorno dopo Kimiko, però, sente il bisogno di staccare un po’ e accetta l’invito di una sua amica a passare un po’ di tempo al tempio che gestisce con il marito. Qui Kimiko incontra delle persone meravigliose, tra cui Mami, una ragazza scampata alla morte e per questo con il dono di avere a volte delle visioni. È proprio grazie a Mami che Kimiko scopre di essere incinta di Goro, e grazie al tempo passato al tempio comprende che, anche se ama Goro e lo vuole nella vita del bambino, non ha nessuna intenzione né di separarlo da Yukiko né di sposarlo. “Delfini” si dimostra il capolavoro che il lettore si aspetta dalla lettura di un libro di Banana Yoshimoto. Con il suo stile semplice, diretto e con il suo linguaggio di uso quotidiano, la Yoshimoto riesce a raccontare in questo romanzo le vicende di una ragazza che sceglie di vivere con uno stile di vita molto anticonformista, andando contro a tutte le regole imposte dalla società, descrivendo questo modo di vivere come se fosse il più normale e classico che ci sia. Puntando sempre solo su descrizioni che riguardano i pensieri e i sentimenti dei personaggi e non sulle descrizioni fisiche, riesce a coinvolgere  emotivamente il lettore a tal punto che, anche se si ritrova a non condividere le scelte di Kimiko, non riesce a giudicarla, ma anzi si ritrova a volerle stare vicino per aiutarla, trovandosi nella condizione di parteggiare per lei quando il padre si arrabbia allontanandola da sé. Un romanzo che arriva dritto al cuore e che una volta finito, lascia il lettore a riflettere sulla propria vita per capire se effettivamente fino a quel momento è stato libero di scegliere il meglio per sé o se ha vissuto condizionato dal mondo che lo circonda e dalla paura del giudizio della società.