Come rapinare una banca svizzera
“Il segreto per rapinare una banca svizzera? Preferibilmente senza finire, poi, dietro le temutissime sbarre?
In questo libro non troverete la ricetta perfetta per rapinare una qualsiasi delle blindatissime banche svizzere. Perché in fondo una ricetta vera, giusta, infallibile, non esiste. Diciamoci la verità, chi si lancerebbe in un’impresa così ad alto rischio?
Nemmeno il protagonista di questa storia vorrebbe rapinare la Junker Bank, non è tanto folle da pensare qualcosa del genere.
Eppure, Jean Salviati deve, deve, rapinare la Junker Bank. Per un ex ladro professionista un’impresa simile potrebbe sembrare attuabile, nonostante le numerose e chiare difficoltà del caso. Ma Jean Salviati, dopo aver deciso di chiudere definitivamente con la sua attività di ladro professionista, rendendosi conto del tempo perduto a non occuparsi della figlia Lina, deve tornare a rivivere le avventurose peripezie di un tempo. Ma perché Jean Salviati, pur essendosi ripromesso di non riprendere mai più l’attività criminale, decide di lasciare il suo tranquillo ruolo di giardiniere per preparare quella che sembra la rapina più rischiosa e difficile della sua vita?
Il suo amico Elia Contini, investigatore privato insoddisfatto, lo aiuterà in questa folle impresa, ignorando allegramente il suo ruolo di “quasi poliziotto”.
Il piano di Jean rimarrà nascosto fino alla fine a tutti i suoi amici e complici, regalando a noi lettori geniali colpi di scena e facendoci vivere il brivido dell’attesa. Il pericolo, l’adrenalina che scuote il sangue nelle vene rendendo i protagonisti euforici, saprà come contagiare noi lettori.
Ci sembrerà di essere complici del ladro, ci immergeremo in questa avventura con naturalezza e divertimento.
Incredibilmente staremo tutti dalla parte del ladro, come se fossimo anche noi lì a giocare con il nostro futuro. Non allarmatevi se scoprirete di tifare per Jean, ladro che stavolta non è anche canaglia ma persona, seppur paradossalmente, onesta.
Ma ricordate: questo è solo un libro! Quando sarà concluso, anche se la voglia sarà tanta, non mettetevi in testa che organizzare una rapina sia così semplice. Lo dice Jean Salviati.”
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