La biblioteca perduta dell’alchimista
Autore: Marcello Simoni
Editore: Newton & Compton
Articolo di patrizia debicke
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561 visualizzazioni - pubblicato il : 2-10-2012
ANTEPRIMA – In libreria dal 4 ottobre 2012
Dopo aver fatto parlare per mesi del nuovo attesissimo libro di Marcello Simoni: La biblioteca sotterranea dell’alchimista, la casa editrice, con un colpo di scena in dirittura d’arrivo, ha cambiato il titolo facendolo diventare: La biblioteca perduta dell’alchimista. Per far contenti i suoi fan, Simoni fa tornare l’indimenticabile e sagace mercante Ignazio da Toledo, accompagnato dal suo fido compagno guerriero, il biondo Willalme e da Uberto, il figlio ritrovato, fatto uomo, al quale regala anche l’amore, e ci accompagna con la consueta perizia in una nuova e intrigante favola d’avventura. Nella quale, motivo principale del contendere e della narrazione, è il sempre agognato nei secoli sogno alchemico della trasmutazione dell’oro.
Un’ indiavolata carrellata a passo di carica che ci fa spaziare dal castello di Andujar nell’Andalusia occupata dal sovrano Ferdinando III di Castiglia e di Leon, alla rocca catara di Montsegur, detta la Sinagoga di Satana, nella Linguadoca Roussillon francese in preda ai conflitti religiosi che portarono alla orrenda crociata degli albigesi e che videro tanti, troppi innocenti sterminati da un crudele e fanatico cattolicesimo medievale.
Ma torniamo al romanzo: Marcello Simoni, sempre preciso e documentato nelle scenografie e nelle ricostruzioni ambientali, stavolta si è posto mete più ambiziose, ha inserito nel suo cast una sventagliata di personaggi veri e fa giostrare abilmente re, regine, , grandi signori come Thibaut de Champagne, Humbert de Beaujeau, Raymond de Pereille alti prelati, quali Folco da Tolosa e addirittura un legato pontificio, Romano Frangipane, unico personaggio italiano della storia.
Di un thriller sarebbe incauto svelare la trama, ma qualche stuzzichino si può dare.
Uno strano morbo, che provoca ossessione e morte arricchisce la leggenda di morte che lievita intorno al beguinage di Narbonne…
Andalusia, 1227, il re di Castiglia Ferdinando III affida a Ignazio da Toledo il compito di soccorrere sua zia Bianca di Castiglia, regina di Francia, vedova da pochi mesi, che pare sia stata rapita dal Conte di Nigredo, individuo misterioso con fama di alchimista. Ma la ricerca del mercante lo costringerà a separarsi dal figlio Uberto che deve ricuperare a ogni costo il Turba philosophorum, trattato di alchimia custodito nel castello di Montsegur, e lo porterà a imbattersi in tracce che collegano lo strano morbo di Narbonne alla prigionia della regina, il castello di Airagne…
Ma i sotterranei del castello, oltre alla regina e ai suoi più fedeli cortigiani celano intrighi sconvolgenti e inimmaginabili verità e… No!
Ora io mi fermo e voi andate in libreria!
Categorie: Libri
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Commenti
Un commento per “La biblioteca perduta dell’alchimista”
Ma se si chiama sotterranea, perché hanno scritto perduta?!? C’è una bella differenza.